SPIRITED AWAY - HAYAO MIYAZAKI

Today I want to speak about a director of japanese animation: the great Hayao Miyazaki! Recently we heard that he wants to retire himself from his job but for me he is one of my favorite directors and I love his drawings!
At last Venice International Film Festival he presented his last opera "The wind rises" and was in part critizised to set the story during the Second World War. This anime will be in cinemas soon and I really hope to watch it!
In the meantime I want to talk about the marvellous "Spirited Away" a movie of 2001. I had seen this in all languages: 10 times in italian, english and also japanese! This review is not new because I presented for italiajapan.net, a site that speaks about Japan and where I started writing movies review. (Thanks to Andrea Secco - Admin!)

This is the story of Chihiro, a little girl who moves with her parents to a new house in a new city. During the journey they found an abandoned city and they decide to stop for have a meal. Afterwards Chihiro discovers that her parents are transformed into pigs and she remains alone. She arrives to a bath house runned by spirits (Kami in Japanese) where she must submit to the witch Yubaba. Haku, a mysteriuos boy, helps Chihiro to find a better way in the bath house...He can also transform himself into a dragon!
The girl little by little starts to have more courage and spirit of decision and this story is a kind of bridge to the adulthood. After solving riddles, she follows her mission to rescue her parents that returns human.
This anime, winner of Oscar, is a kind of Alice in wonderland and make western people meet the world of Shintoism. From the beginning, for a western eye, this religion can appear difficult to understand but these are japanese root's ruled by kami - every being has one.
Ecology is another Myazaki's theme: in the movie Princess Mononoke we can find that humans ruin the world with dirt and pollution. In Spirited Away there is a connection with this through the bath (onsen) a ritual place where spirits wash themself from dirt and sins.
In the movie there are lots of quotations with Noh Theatre and No-face, a character of the story.
One over all is poetry that came out from this anime and the beautiful music is from Joe Hisaishi the same that produced soundracks for Takeshi Kitano movies.

Hayao Miyazaki is considered one of the greatest animators and directors in Japan.
He directed his first movie Lupin III The Castle of Cagliosto and later directed TV series like Conan the Boy in Future and Heidi.
He founded Studio Ghibli and has been recognized to use not digital animation. 
In 2005 he receives the Golden Lion for his carrer and became famous in Western countries.

Oggi parliamo di un grande del cinema d'animazione giapponese: Hayao Miyazaki. Di recente si è parlato del suo ritiro dalle scene cinematografiche e quindi dalla sua attività ma questo non toglie che sia uno dei miei registi preferiti e adoro i suoi disegni.

All'ultimo Festival del Cinema di Venezia ha presentato il lungometraggio "The wind rises" in parte criticato perchè il fumetto è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Il film uscirà a breve nelle sale italiane, ancora non si sa la data ma state pure certi che andrò a vederlo! Intanto per ingannare il tempo scrivo questa recensione di un film che per me resta il migliore del regista: La città incantata. L'ho visto almeno 10 volte: in lingua italiana, inglese e anche in lingua originale giapponese.

La recensione l'avevo già scritta per il sito italiajapan.net che parla del Giappone a 360° ma volevo riproporla qui nel mio blog e volevo ringraziare Andrea Secco - admin del sito, per avermi inserito nel suo gruppo di recensioni cinematografiche!

Questa è la storia di Chihiro una bambina che si trasferisce con i genitori in un altra città. Durante il viaggio verso la casa nuova, la famiglia si imbatte in una città abbandonata e decidono di fermarsi per mangiare. Poco dopo Chihiro scopre che i suoi genitori si sono trasformati in maiali e lei deve sottostare alle decisioni della perfida maga Yubaba che gestisce una stazione termale per...gli spiriti. Ad aiutare Chihiro c'è Haku, un ragazzo misterioso che si trasforma anche in un drago. La bambina fa tante cose, si rende utile e riesce nelle sue imprese, dimostrando di avere carattere e coraggio. Per lei infatti è una sorta di rito di passaggio nell'età adulta: all'inizio infatti è timida e impacciata mentre verso la fine del film è decisa e ferma nelle sue decisioni. Conoscerà dei nuovi amici e risolvendo degli indovinelli, seguendo la sua missione, riesce a salvare i suoi genitori e a tornare nel mondo degli umani.

Questa specie di Alice nel paese delle Meraviglie, definito il capolavoro di Hayao Miyazaki, fa conoscere il fantasioso mondo dei Kami (gli spiriti della religione Shintoista) all'Occidente.

All'inizio per un occidentale la visione potrà essere difficile e ricca di domande ma è un modo per conoscere questa dottrina che regola il mondo nipponico in cui natura e religione si fondono in un unica realtà. Un altro tema caro al regista è l'ecologia che riprende in tutti i suoi film in particolare l' anime “La Prinicipessa Mononoke” dove il mondo della natura viene rovinato dall'uomo. Nella città incantata è l'uomo che deve purificarsi all'interno delle terme magiche (gli onsen) per togliere la sporcizia e l'inquinamento del mondo. Vengono citati molti esempi della mitologia giapponese (uno fra tutti lo Spirito del Ravanello) e citazioni dal teatro (il personaggio dell'uomo senza volto indossa una maschera del Teatro Nō).

La struggente e delicata colonna sonora è curata da Joe Hisaishi già noto per aver creato le musiche dei film di Takeshi Kitano.

Questo film vincitore del Premio Oscar è per me uno dei migliori anime degli ultimi anni e racchiude molte chiavi di lettura tra cui la poesia.

Il regista: Hayao Miyazaki è considerato uno dei padri dell'animazione giapponese. Collaborando ad anime come Lupin e Heidi, realizza diversi lungometraggi come Conan il ragazzo del futuro (1978) e Nausicaa della valle del vento (1982). Fonda lo Studio Ghibli che viene riconosciuto per non utilizzare la tecnica dell'animazione digitale.

Nel 2005 riceve il Leone d'oro alla carriera e con il film La città incantata (2001) si afferma in occidente.